L’INQUINAMENTO FA INVECCHIARE LA PELLE
Gas di scarico, fumi e radiazioni elettromagnetiche, provocano il cosiddetto invecchiamento “ambientale”.
Lo smog ci avvelena: perché non solo entra nei nostri polmoni, ma si deposita sulla pelle danneggiandola e provocando invecchiamento precoce, secchezza e fragilità.
Le tossine che respiriamo sono dovute alle emissioni delle auto, alle attività industriali e al riscaldamento. La loro azione si somma al bombardamento elettromagnetico, prodotto da telefonini, computer e televisori che rilasciano radiazioni i cui effetti possono manifestarsi anche dopo anni.
Contro la salute della pelle ci sono poi abitudini scorrette e alcuni vizi come il fumo, responsabili del colorito spento e della comparsa di borse sotto gli occhi. Le cellule della pelle, “attaccate” giornalmente, perdono le proprie capacità di autodifesa e tendono così a “morire” precocemente. Le polveri sottili presenti nell’aria, possono alterare il film idrolipidico, la barriera naturale di acqua e sebo che protegge la pelle.
Questa azione non causa soltanto la perdita di luminosità, compattezza e l’aspetto più “stanco” del viso, ma le polveri sottili possono creare in superficie delle microfessurazioni e penetrare in profondità nella cute, alterando la funzionalità delle ghiandole sebacee.
La cute può diventare più secca, più grassa e più vulnerabile aprendo le porte anche problematiche più serie come le dermatiti.
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