ESTRARRE I PRINCIPI ATTIVI CON IL METODO AD ULTRASUONI 

Molti principi attivi utilizzati nei cosmetici Unique vengono estratti con il metodo ad ultrasuoni.

L’estrazione con ultrasuoni è una tecnica estrattiva innovativa, pulita, di facile e rapida esecuzione, che permette di estrarre i principi attivi dai vegetali e dalle piante officinali in particolare e di realizzare fitoestratti di qualità, sfruttando l’azione esclusivamente meccanica esercitata dall’effetto di cavitazione prodotto dalle onde sonore.

PERCHÉ LA TECNOLOGIA DI ESTRAZIONE CON ULTRASUONI É INNOVATIVA

1) Si presenta come una valida alternativa al processi classici che necessitano di tempi lunghi per realizzare l’estrazione.

2) E’ ideale per chi vuole realizzare prodotti a certificazione biologica e desidera impiegare solventi naturali.

3) E’ rapida ed altamente produttiva per la possibilità di effettuare diversi cicli di estrazione nell’arco della giornata.

4) La rapidità di estrazione riduce drasticamente i fenomeni ossidativi e fermentativi.

5) E’ possibile trattare matrici di origine vegetale con struttura e consistenze diverse (foglie, radici, gemme, frutti, semi, cortecce ecc.).

6) Utilizza solventi naturali (acqua, alcol, oli vegetali, glicerina, vino, aceto ecc.) ma anche solventi organici o apolari.

7) Abbassa la carica batterica in quanto la cavitazione porta alla lisi delle membrane cellulari dai microorganismi rendendo il prodotto igienicamente conforme.

8) E’ di facile utilizzo e di semplice gestione, risultando pressoché priva di manutenzione.

9) Non c’è nessun vincolo di rapporto tra vegetale e solvente.

COME FUNZIONA

Per ultrasuoni si intendono quelle onde meccaniche sonore, le cui frequenze sono superiori ai 20 kHz e inferiori ai 10 MHz.

L’estrazione a ultrasuoni generalmente utilizza una gamma di frequenze più ridotta (16 KHz – 100 KHz) in quanto frequenze più elevate risulterebbero troppo energetiche e potrebbero andare a degradare i principi attivi delle matrici vegetali.

Per questo tipo di estrazione è necessario che vi sia un mezzo liquido che permetta all’onda ultrasonora di propagarsi fino al prodotto vegetale.

La tecnologia a ultrasuoni consente l’estrazione completa del materiale vegetale, conservando l’integrità di tutte le molecole contenute nella pianta, siano esse termolabili (proteine, aminoacidi, vitamine, enzimi ecc.), termostabili, idrosolubili o liposolubili.

Questo è reso possibile grazie all’onda d’urto prodotta dagli ultrasuoni che provoca la rottura meccanica delle pareti cellulari della parte del vegetale.

Si ottiene così una miscela stabile del totum delle molecole contenute nella cellula vegetale, in un lasso di tempo di alcuni minuti.

Molto spesso per rendere l’estrazione più efficace si procede con una macinazione preventiva del materiale vegetale: le piante vengono sminuzzate attraverso dei comuni mulini e successivamente pre-miscelate con il solvente.

In questo modo il liquido utilizzato inizia già ad impregnarsi nella matrice vegetale, aumentandone il volume.

Nel nostro specifico caso utilizziamo il taglio bustina, che è un taglio ancora più fine rispetto al classico taglio tisana per avere la massima superficie d’estrazione dal vegetale. Questa operazione diventa molto importante quando si è in presenza di materiale vegetale molto duro (cortecce, radici, semi, ecc.).

Per tutto il tempo di estrazione, il materiale vegetale viene mantenuto in sospensione con una leggera agitazione, al fine di far agire omogeneamente gli ultrasuoni su tutte le parti della pianta.

L’ ESTRAZIONE AD ULTRASUONI PRESENTA MOLTEPLICI VANTAGGI RISPETTO A QUELLA PER MACERAZIONE

Innanzi tutto la riduzione notevole dei tempi di produzione; poi bisogna ricordare che è una processo estrattiva solo fisico alla quale non vanno aggiunti additivi chimici per effettuare l’estrazione del principio attivo, sono sufficienti acqua, olio oppure alcool.

Inoltre con questa tecnica estrattiva si ottengono rese molto soddisfacenti perché si estraggono i principi attivi in maniera quasi totale dalla pianta esaurendola evitando così sprechi. 

Con gli ultrasuoni non è possibile effettuare un’estrazione mirata ad un singolo principio attivo. Qualora si voglia ottenere la separazione dei principi attivi contenuti nella massa vegetale devono essere effettuate delle successive metodiche.

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