CERAMIDI, FOSFOLIPIDI E FITOSFINGOSINE: ATTIVI FUNZIONALI

Per poter poter ripristinare l’equilibrio dei sistemi difensivi della cute e cioè il film idro-acido-lipidico, i corneociti e il cemento intercorneocitario, bisogna utilizzare dei principi attivi in grado di svolgere una vera e propria azione riparatrice della funzionalità della barriera epicutanea. 

Tra gli attivi principali ricordiamo le ceramidi, i fosfolipidi e le fitosfingosine.

CERAMIDI

(INCI: ceramide 3, ceramide 6-II, ceramide 1, ceramide NP, ceramide AP, ceramide EOP)

Nella nostra epidermide esistono dei grassi strettamente legati al processo di formazione e d’esfoliazione delle cellule cutanee. Nel loro cammino dallo strato basale a quelli più superficiali esse liberano infatti delle vescicole che contengono un particolare tipo di grassi che vanno a disporsi tra le cellule in via di trasformazione come il cemento viene steso tra i mattoni di una costruzione: si forma così lo strato barriera della pelle. Ogni perturbazione di questo strato protettivo dovuta a cause esterne o interne, si manifesta con desquamazione, irritazione e aridità. L’elemento principale di questo “cemento” è costituito dalle ceramidi.

FOSFOLIPIDI

(INCI: phospholipids)

Intervengono nella rigenerazione della funzione barriera e nel riequilibrio idrico della pelle; riempiono gli spazi intercellulari accentuando compattezza e idratazione e svolgono azione protettiva della barriera lipidica cutanea con proprietà emulsionanti, emollienti e idratanti.

FITOSFINGOSINE

(INCI: phytosphingosine)

Sostanza lipidica presente nella pelle; viene ricavata dal lievito di birra. Ha proprietà ristrutturanti della barriera epidermica con conseguente aumento della tonicità ed elasticità della pelle.

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